giovedì 12 maggio 2011

Una regione splendida, il Friuli Venezia Giulia

Vicende storiche, paesaggi, lingue e dialetti. Le tante diversità che
arricchiscono il Friuli Venezia Giulia impreziosiscono anche una variegata tradizione enogastronomica: piatti, sapori, aromi e riti culinari si legano al territorio in modo dissolubile e ne raccontano la storia attraverso vari
percorsi del gusto.
C'è l'ormai leggendario prosciutto San Daniele, fiore all'occhiello dei prodotti regionali, la cui popolarità ha assunto dimensioni internazionali, ma c'è anche quello affumicato di Sauris e, una particolarità per pochi, quello di Cormons.
C'è il vigneto Friuli, un vigneto-giardino nel quale si producono ogni anno i migliori bianchi  d'Europa se non del Mondo.
Della cucina marinara va detto che, grazie alla vastissima scelta di pesce, succulenti crostacei e molluschi, il litorale adriatico offre innumerevoli prelibatezze come il boreto di Grado ( è un brodetto ) i sardoni e i ribaltavapori del golfo triestino ( frittura mista ) e gli scampi in besera della tradizione istriana.
Tra i formaggi c'è il Montasio ( fresco-semistagionato-stagionato ) , la ricotta affumicata dal sapore di malga e i formaggi sconosciuti, ma molto apprezzati, come il formadi frant e l' Asìno.
In Carnia la cucina povera della tradizione si è arricchita con i funghi di bosco e le erbe spontanee ( un tempo erano base per sole frittate, oggi per interi
menù ).
Ci sono la brusaola e la pitina, delizie a basa di carne, delle valli del Pordenonese.
Ci sono la trota ( quella affumicata in particolare ), il miele, le grappe e gli oli.
E poi c'è lui, il re, il frico di patate , insomma tra i monti ed il mare, un territorio da scoprire, un caleidoscopio di sapori unici.
Non è la mia regione natia, ma sono veramente innamorato di questa terra.
Luchef




















































































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