venerdì 27 maggio 2011

Due ricette di Hemingway

Hemingway, il celebre scrittore americano, premio Nobel nel 1954, fu un profondo conoscitore e ammiratore dell’Italia. Non faceva mistero delle sue grandi passioni: l’azione, le belle donne, la buona tavola e l'alcool, predilezioni che certamente ebbe modo di sperimentare durante la sua prima permanenza in Italia fra il 1918-19. Ne rimane traccia in molti passi del libro “Addio alle armi”, in cui mentre la gente si accontentava di pane vecchio e formaggio affumicato, il protagonista si toglie il lusso di disquisire se sia meglio il Capri bianco secco o il Barbera. Oppure ordina in albergo una cenetta intima a base di gallo di montagna, soufflè di patate, purè di castagne, insalata, e zabaione.
Non c’è passo nei romanzi di Hemingway, in cui non faccia capolino un ristorante, una trattoria o un caffè, dove fare una pausa di riflessione.

Merluzzo (baccalà) e fagioli di Hemingway

“Mettete in acqua mezzo chilo di merluzzo. Dopo mezz’ora toglietelo e lasciatelo a bagno tutta la notte. Poi, per un’ora, in acqua corrente.
In una padella, dove avrete riscaldato due cucchiai d’olio d’oliva, mettete una cipolla tagliata a fette, due spicchi d’aglio tritato, due pomodori a fette, un peperone idem, due foglie d’alloro, abbondante pepe rosso, mezzo cucchiaio di zucchero, semi di finocchio, origano e maggiorana, pepe nero, mezzo bicchiere di vino bianco.
Cuocere per mezz’ora, poi aggiungete il merluzzo e cuocete per altri venti minuti.
Aggiungete due etti di sgombri tagliati, e funghi.
Cuocere ancora per dieci minuti. Servire con condimento di fagioli”.

Soufflé di patate alla Hemingway

Sbucciate delle patate, tagliatele a dadi e mettetele in una casseruola. Aggiungete un cucchiaino di sale e coprite con acqua fredda. Portate ad ebollizione e lasciate cuocere fino a quando le patate non saranno tenere.
Scolatele e passatele dallo schiacciapatate sopra una ciotola con del latte freddo. Mescolate, unite dei tuorli d’uovo, del formaggio grattugiato, e condite con sale, poco pepe e una grattata di noce moscata. Unite a questo punto degli albumi montati a neve ben soda con un pizzico di sale.

Fonte
TaccuiniStorici.it testata di Alex Revelli Sorini - Rivista multimediale curata in collaborazione con l' Accademia Italiana Gastronomia Storica dove si propongono storie e tradizioni della cultura gastronomica mediterranea.

Nessun commento:

Posta un commento