Fu soprattutto la sobrietà della vetrina a piacergli. Niente fronzoli, niente orpelli, niente scatoline con nastrini rosa, ma solo e unicamente cioccolato. Ripensandoci, si rendeva conto che era una sobrietà diversa da quella moderna, trendy, che gli faceva orrore, diversa da quel design paranoico, freddo e distaccato, che sembrava studiato apposta per far apparire il cibo immangiabile. No. Lì i cioccolatini erano esposti uno accanto all'altro in modo tranquillo, naturale. Non avevano bisogno di dimostrare niente, bastava guardarli per capire che erano di alta qualità, al punto che Joop, pur continuando a non essere un grande amante del cioccolato, si sentì venire l'acquolina in bocca.
Philibert Schogt "La bottega del cioccolato"
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