Buone feste a tutti, ci rivediamo dopo la Befana...
Il blog senza pretese di Cucina - Fotografia - Musica e Poesia

sabato 29 dicembre 2012
lunedì 12 novembre 2012
mercoledì 7 novembre 2012
Avvicinandoci all'11 Novembre........
Sammartinelli
Ingredienti:
900 g farina 00, 250 g zucchero, 160 g di olio d'oliva, 50 g lievito di birra (o due bustine di quello istantaneo in polvere), 30 g semi di anice, 172 cucchiaio di polvere di cannella, acqua calda q.b.
Procedimento:
Ingredienti:
900 g farina 00, 250 g zucchero, 160 g di olio d'oliva, 50 g lievito di birra (o due bustine di quello istantaneo in polvere), 30 g semi di anice, 172 cucchiaio di polvere di cannella, acqua calda q.b.
Procedimento:
Sul piano da lavoro create la classica fontana, dopo aver mescolato bene farina, zucchero, cannella e anice e lievito (se usate quello in polvere); fatto il buco al centro della fontana, iniziate ad aggiungere prima l'olio e poi l'acqua (se state usando il lievito fresco, scioglietelo in questa), sempre amalgamando poco per volta con gli ingredienti secchi; impastate il tutto per circa 20 minuti in modo energico sino ad ottenere un composto liscio ed elastico.
Lasciate lievitare per un'ora e creato la tipica forma a chiocciola; riponete le chiocciole a lievitare nuovamente per almeno 10 minuti e poi infornate il tutto a 180° C sino a doratura.
lunedì 22 ottobre 2012
Birretta veramente buona. Da provare assolutamente
Durante l’ottocento Brooklyn fu la culla di una grande e fiorente comunità di origine tedesca. Giusto per assecondare i luoghi comuni, Germania=Birra, perciò gli immigrati teutonici pensarono bene di installare decine di birrerie, in particolare nella zona vicino al canale Gowanus. Fino anni agli anni ‘20 l’area ospitava una cinquantina di birrifici, quasi tutti Brauerei, che purtroppo chiusero durante il proibizionismo.
La tradizione non fu più ripresa e l’enclave si disperse per New York. Ma nel 1988 i lungimiranti Steve Hindy e Tom Potter capirono che il clima era pronto per ritornare alle origini e fondarono la Brooklyn Brewery a Manhattan e nel 1996 rilevarono una vecchia panetteria kosher di Brooklyn e la riadattorono a birrificio. Oggi producono moltissimi tipi di birra, anche se la loro punta di diamante è la Brooklyn Lager, che a New York si trova un po’ ovunque e che al palato europeo sembra più una birra ambrata.
Due terzi della birra arrivano da Utica, nello stato di New York, ma l’idea è quella di riportare a Brooklyn almeno il 50 per cento della produzione.
La Brooklyn Brewery è al 79 di North 11th street si trova la Brooklyn Brewery e la potete visitare durante i fine settimana: il venerdì è aperta dalle 18 alle 23, mentre sabato e la domenica sono previsti tour guidati e gratuiti nel pomeriggio. Per prenotare mandate un’email a tours@brooklynbrewery.com.
Hanno da poco aperto una succursale sui Navigli a Milano.
Fonte: http://www.inewyork.it/
domenica 21 ottobre 2012
In cucina sono tradizionalista, però.........
La grammatica dei sapori e delle loro infinite combinazioni si propone come uno dei libri di cucina più originali e creativi attualmente sul mercato.
L'autrice, l'inglese Niki Segnit, stanca di affidarsi alle più o meno celebri raccolte di ricette, presenta un esclusivo manuale rivolto a chi è alle prime armi, ma anche a cuochi esperti e a chiunque voglia imparare a sperimentare in cucina, con brio e con un tocco di personalità.
Niki Segnit, per la redazione di questo interessante volume, si è ispirata agli abbinamenti inusitati e sorprendenti di grandi chef del calibro di Heston Blumenthal, Ferran Adrià e Grant Achatz, e soprattutto alla loro profonda conoscenza dei legami tra i sapori.
La grammatica dei sapori ......... si rivela così un prezioso compendio che esplora in modo dettagliato gli accostamenti e le assonanze tra i sapori, dai più classici ai più insoliti, coniugando precisione empirica e impressioni poetiche.
Partendo da 99 ingredienti base, i più utilizzati nelle cucine, nei ricettari e nei menù dei ristoranti, Niki Segnit prende in esame più di 900 combinazioni raggruppate in 16 grandi famiglie di sapori: speziati, di bosco, agrumati, di terra, sulfurei, senapati, solo per citarne alcuni.
Per ogni accostamento l'autrice si sofferma sui risultati gustativi, associa idee, immagini e sensazioni, proponendo anche alcuni esempi di ricette.
E' così che la Segnit ci invita a scoprire le segrete corrispondenze tra cumino e barbabietola, che non sembrerebbero condividere nulla, a parte qualche nota di terra, mentre invece impariamo come la dolcezza della barbabietola venga esaltata dall'aroma di fumo e agrumi peculiare del cumino, e come insieme possano dare vita a una zuppa dai sapori complessi.
E ancora scopriamo come le ciliege siano in grado di esaltare l'agnello e il pesce affumicato, e come il cioccolato bianco si abbini perfettamente con la mora di rovo, lo zafferano e il caviale.
La Segnit propone così un volume ricco di essenziali suggerimenti pratici ma anche di osservazioni simpatiche ed originali, ad esempio paragonando sedano e aneto a una coppia di settantenni la cui conversazione è meritevole di attenzione.
La grammatica dei sapori .......... si offre quindi al lettore come una sorta di grammatica-vocabolario, permettendogli di apprendere tutti gli strumenti necessari per sperimentare in cucina, realizzando nuovi e gustosi piatti.
Un manuale indispensabile per chiunque desideri imparare a padroneggiare con sicurezza la complessa arte culinaria, ma anche un testo brillante ed ironico, la cui lettura si rivela avvincente come quella di un romanzo.
sabato 20 ottobre 2012
Non mi sono dimenticato del mio Blog, tranquilli...
Tra un po' ritorno, ho avuto un mese un pochino movimentato
mercoledì 19 settembre 2012
Povero si, ma buono !!!
La Panzanella
4 fette grosse di pane toscano raffermo
2 pomodori maturi
2 filetti di acciuga sott’olio
1 cipolla rossa
1 cetriolo
1 costa di sedano
1 cucchiaio di capperi
1 ciuffo di basilico
10 olive nere
4 cucchiai di olio extravergine d’oliva
4 cucchiai di aceto rosso di vino
sale qb
pepe qb
Prendete il pane raffermo e mettetelo a bagno in una terrina con 1 bicchiere d’acqua e aceto per 10 minuti, quindi strizzatelo bene e sbriciolatelo con le mani mettendolo da parte in una ciotola.
Tagliate i pomodori a dadini, affettate a rondelle la cipolla, tritate il basilico, sbucciate e affettate il cetriolo, sminuzzate i filetti di acciuga. Mettete tutto nella terrina insieme al pane sbriciolato, aggiungete i capperi e condite con olio extravergine di oliva, un pizzico di sale e una macinata di pepe, mescolando bene. Lasciate riposare in frigo per almeno un’ora e servite freddo guarnendo con foglie di basilico.
Lo stile non è ispirazione. (Vincenzo Cinaski Costantino)
Lo stile non è ispirazione. E’ un atto di coraggio. È la nostra voce e, attraverso di esso, esprimeremo la nostra personalità. Ci vuole coraggio, quindi, per non nascondersi o indossare una maschera.Se ci pensate, però, è proprio quello che fanno i grandi scrittori: mostrano loro stessi e si rendono “riconoscibili” grazie al loro stile. Non è tanto (o solo) per quello che scrivono che li ammiriamo, ma anche per come lo scrivono. Ricorda: forma e contenuto devono danzare allo stesso ritmo, altrimenti si pesteranno i piedi. Due sono i nemici da cui dovrai guardarti maggiormente: pigrizia e paura. La pigrizia ti porta a cercare scorciatoie, ad accettare regole o strade percorse da altri senza chiederti se sono quelle giuste per te. Prima di ingoiare qualunque cosa ti sia offerta, devi masticarla per un po’ e valutare se davvero ti piace. La paura, invece, è un nemico più subdolo, si insinua senza far baccano e ti immobilizza: temi di sbagliare, di non saperti esprimere, di essere frainteso o, peggio, rifiutato.
lunedì 10 settembre 2012
E prima era il 30 giugno
Il countdown segna meno 12 giorni da oggi. Tanto manca al concerto dei Radiohead, che dovevo andar a vedere 3 mesi fa. Il tour italiano della celebre band di Oxford guidata da Thom Yorke partirà il 22 settembre dall'Ippodromo delle Capannelle, dove avrebbe dovuto cominciare il 30 giugno scorso e alternerà brani dell'ultimo album, "The king of limbs", a successi dei precedenti, da "Ok Computer" a "Kid A".
Non vedo l'ora, ed intanto mi consolo con questa.
sabato 8 settembre 2012
Consiglio spassionato e birroso
Una delle birre più buone che io abbia mai bevuto......e nei miei 45 quasi, ne ho bevute ..! ( Considerando sempre la soggettività eh ! :-) Leggera+Amarognola+Rinfrescante = Beverina
http://www.lacotta.it/
http://www.lacotta.it/
venerdì 7 settembre 2012
giovedì 6 settembre 2012
Dolcetto surrealista
Passando davanti alla stanzetta dove sto scrivendo questo post, ho appese tre stampe di Salvador Dalì e gurdandole, mi è ritornata in mente la passione dell'artista per il cibo, specialmente per le uova e per il pane; passione che traspare in molte delle sue opere.
Basti pensare al suo stesso Museo di Figueres con enormi uova scolpite e con la facciata costellata di forme del tipico pane catalano a forma di triangolo.
Oppure alle tante volte che ha raffigurato nelle sue opere le uova al tegamino.
Il maestro amava anche i dolci e dunque questa sera, vi delizierò con una
dolce ricettina catalana
FLAONS DE FIGUERES (Agnolottoni dolci catalani)
Ingredienti:
230 g di farina, 180 g di olio di oliva, 70 g di acquavite, 80 g di zucchero
1 uovo, cannella in polvere
Procedimento:
Preparare innanzi tutto la pasta frolla. In una ciotola mescolare con le mani l'olio, l'acquavite e lo zucchero fino a quando lo quest'ultimo si sarà totalmente sciolto. Aggiungere lentamente la farina continuando a mescolare. Lavorare bene fino ad ottenere una pasta liscia, omogenea e non eccessivamente dura. Lasciare riposare per 5 minuti.
Preparare nel frattempo il ripieno.
Schiacciare la ricotta fresca con una forchetta e aggiungervi lo zucchero, le mandorle tritate, e un po' di cannella secondo il gusto di ognuno.
Continuare a lavorare la pasta e poi dividerla in piccole palline. Schiacciarle e disporvi sopra il composto. Piegare in due, formando una specie di agnolottone, e piegare i bordi della pasta, formando una sorta di cordone.
Passate i flaons uno alla volta nell'uovo sbattuto e poi nella cannella mischiata con lo zucchero. Disporli su una piastra e cuocerli in forno riscaldato a 150º per 5-10 minuti.
Si servono freddi o appena tiepidi: si accompagnano bene con un calice di cava molto freddo, ma per i bambini anche con il latte o la cioccolata calda in inverno.
lunedì 3 settembre 2012
Oggi roba seria , anzi serissima
"Chi sei? Dietro la porta so che ci sei! Ti riconosco dai passi tuoi! Non dire il nome, non dire che vuoi! So già......chi sei!!!
Questo era l'inizio di una canzone di Renato Zero, forse del 1978, che mi è tornata in mente quando oggi pomeriggio ho sentito bussare alla " porta ", io già lo sapevo già che era il mio Ghost writer che mi diceva : "post ?"
Ho pensato solo ad una cosa: " Ma sono le cinque del pomeriggio cazzarola!!!":-)
Vabbè comunque vi volevo perlare di un articolo che ho letto un po' di tempo fa sul sito accademiaitalianacucina.it (del Prof. Giovanni Ballarini, accademico nella Delegazione di Parma dell’Accademia Italiana della Cucina dal 1986) e che parlava dell' analfabetismo gastronomico, con cui mi sono trovato molto daccordo e che cercava di illustrare la strana dicotomia che caratterizza l’attuale cucina e soprattutto la gastronomia italiana. Mi spiego.
Da una parte assistiamo all’indiscutibile successo dei grandi cuochi italiani che stanno portando la nostra cucina di qualità in tutto il mondo.
Da un’altra parte vi è una dilagante espansione di un analfabetismo funzionale di tipo gastronomico, al quale è necessario fare attenzione.
La straripante diffusione di libri, articoli e trasmissioni televisive dedicati alla cucina non ci deve far illudere e men che meno dimenticare, dell’esistenza e del continuo espandersi nella popolazione italiana, dell’analfabetismo culinario e gastronomico, che è dovuto in parte all’analfabetismo funzionale il quale in Italia riguarda ben oltre la metà della popolazione, che ha difficoltà di comprendere un testo scritto con un discorso compiuto per il quale si richiede una sia pur minima riflessione ed interpretazione ( però disintegrano le scuole e le università pubbliche, vabbè questo è un mio pensiero e non centra niente ). Una condizione poco nota ai più, ma che spiega il successo della comunicazione non scritta, per immagini fisse e soprattutto mobili, o nella quale lo scritto è ridotto al minimo: semplici frasi e non discorsi. Un analfabetismo funzionale di tipo culinario gastronomico in continua ascesa e del quale è corresponsabile anche l’espandersi di trasmissioni o video sui mezzi di comunicazione visivi.
All’inizio la televisione ha insegnato a leggere e a scrivere con "Non è mai troppo tardi", del maestro Alberto Manzi. (E' stato un insegnante, personaggio televisivo e scrittore italiano, fu scelto per presentare il suddetto programma, che lo rese conosciutissimo e che fu concepito come strumento di ausilio nella lotta all'analfabetismo. Il programma riproduceva in televisione delle vere e proprie lezioni di scuola primaria, con metodologie didattiche per l'epoca rivoluzionarie, dinanzi a classi composte di adulti, appunto analfabeti.)
In seguito ha comunicato la buona cucina con Mario Soldati .(E'stato uno scrittore, giornalista, regista cinematografico, sceneggiatore e autore televisivo italiano. Nel 1956, a due anni dalla nascita della televisione italiana, Soldati inventa il 'reportage enogastronomico' è infatti l'ideatore, regista e
conduttore dell'inchiesta televisiva: Viaggio lungo la Valle del Po alla ricera dei cibi genuini una delle trasmissioni più originali della TV degli inizi, considerata un documento d'importanza antropologica: con il Soldati del viaggio sul Po nasce in Italia la figura del giornalista enogastronomico. Proprio nel corso di quella trasmissione stabilisce un forte e duraturo legame con i luoghi del Po, dove ha ambientato, tra l'altro, tutti i Racconti del Maresciallo e con la provincia di Ferrara, nella quale si era già recato in precedenza per girare a Comacchio La donna del fiume con Sofia Loren, e con le specialità gastronomiche di quella terra. Dopo le anguille de La donna del fiume scopre la salama
da sugo della quale scriverà un famoso elogio. Con uno sguardo sempre attento all'identità italiana il suo viaggiare nel paese confluirà nel libro Vino al Vino < i tre volumi, del 1969, 1971 e 1976, verranno riuniti nel 2006 in un volume degli Oscar Mondadori > considerato da
alcuni uno dei più bei viaggi in Italia mai scritti.)
Ma ora non è più così, e al massimo, anche per la cultura gastronomica, si arriva al trito nozionismo dei giochi o di spettacoli di piazza. Un analfabetismo culturale che è ben spiegato da una celebre frase di Eugenio Montale quando affermò che “il rapporto tra alfabetismo e analfabetismo è costante, ma al giorno d’oggi gli analfabeti sanno leggere”. Una condizione che negli ultimi decenni è peggiorata, perché gli analfabeti culinari, dalle sempre più numerose nuove cattedre mediatiche televisive e dei siti informatici, insegnano agli altri quello che non sanno.
Considerando però, che la cultura nella televisione italiana, oggi come oggi scarseggia, e che il vecchio lavoro dei giornalisti lo fanno gli inviati di un tg satirico ( bravissimi ), voi mi direte in coro : " HAI SCOPERTO L'ACQUA CALDA !!! "
Eh già !!!
Bisognerebbe ricominciare per certi versi dall'inizio, cioè prima di tutto dalle scuole, dove il ruolo dei cuochi e delle cucine dovrebbe essere potenziato ( come era una volta ), non smantellato, dove ai ragazzini dovrebbero essere mostrati i cibi e dove si possono sentire gli odori di buono. D'infanzia.
Fonti: Accademiaitalianacucina.it, .Wikipedia.org, Lu Chef
Ed ora addolciamo il tutto con ........................
Il Ciambellone della nonna !!!
Ingredienti per 12 persone
3uova, 200 g di zucchero, 300 g di farina, 1 bicchiere di latte, 1/2 bicchiere di olio extra vergine d'oliva, buccia di limone grattugiato qb, 1 bustina di lievito, burro qb.
Preparazione
Accendete il forno a 175 gradi.
Mescolare con una frusta uova e zucchero, dopo di che aggiungete la farina setacciandola con un passino. Una volta che il composto è ben amalgamanto aggiungere il latte, l'olio e mescolare bene. Aggiungere un pò di buccia di limone grattugiato per dare il profumo ed imburrare lo stampo (ovviamente a forma di ciambella) per bene. Infine aggiungere il lievito ben setacciato, amalgamare molto bene, mettere nello stampo ed infonrare per 20/25 minuti.
Il ciambellone sarà pronto quando infilando uno stecchino lungo per spiedini, il legno dello stecchino è ben asciutto.
Togliere dal forno e lasciar freddare bene.
Per mantenere il vostro ciambellone morbido anche una volta iniziato, potete metterlo su un piatto coperto da un tovagliolo umido e il tutto (piatto compreso) chiuso in una bustina di plastica. Resterà come appena fatto!
domenica 2 settembre 2012
Stasera il mio ghost writer ( come lo chiama un mio amico ) ha voja de scazzarà.
Chi è cresciuto negli anni '80 alzi la mano !!!
Dai, ridiamo un po' della "scoperta" della maionese, della panna e della rucola, di quelli che volevano fare gli sboroni e mangiavano un risotto, che adesso, solo il pensiero di come veniva servito mi fa rabbrividire, di quelli che facevano vedere che capivano di vino, dei discotecari del sabato sera che bevevano i drink dell'epoca e dei ragazzini (ormai adulti) che hanno dato il via all'obesità dei bambini anche in italia. ( A parte i fast food, penso che le altre voci le ho vissute tutte :-)
Cocktail di scampi
Carpaccio rucola e grana
Tagliolini al limone
Risotto con le fragole
Penne alla vodka
Risotto allo champagne
Filetto al pepe verde
Profitterol
Panna cotta
Galestro capsula viola
Lancers e Mateus
Gin fizz cocktail
Negroni cocktail
L’esplosione dei fast food
E nonostante tutto.........................
Se chiedete un po' in giro alle persone che si sono formate in quegli anni, dunque più o meno della mia età, sono convinto che vi risponderanno tutti quanti quello che risponderei io, cioè : "quegli anni sono stati la culla della creatività e dunque non possiamo far altro che parlarne bene.
E per chiudere, nulla di meglio.......
venerdì 31 agosto 2012
Ma Che Bello !!!
Stasera, girovagando nel web, ( o più precisamente su Taccuini Storici.it - Rivista multimediale curata in collaborazione con l' Accademia Italiana Gastronomia Storica dove si propongono storie e tradizioni della cultura gastronomica mediterranea ) mi son trovato a leggere questo articolo che parla di un vecchio libro.
L’arte di utilizzare gli avanzi della mensa
di Olindo Guerrini
Fu poeta di larga notorietà nel secondo ‘800, bibliofilo e studioso di letteratura. Fra i suoi saggi monografici va segnalata “la tavola e la cucina nei secoli XIV e XV”, che rappresenta la prima rigorosa indagine sulla cucina italiana del medioevo. Più nota è tuttavia “L’arte di utilizzare gli avanza della mensa”, comparsa postuma nel 1918. Pubblicata sotto il nome di Stecchetti, perché Olindo Guerrini amava nascondersi dietro pseudonimi beffardi, questa raccolta fu realizzata sulla falsariga del libro del suo amico Artusi, comprese le bonarie e spiritose digressioni.
Ma mentre l’Artusi propone, grazie alle sue condizioni agiate, le più svariate sperimentazioni gastronomiche, il Guerrini illustra una cucina da “stecchetto”, allusiva della penuria alimentare dignitosa cui era condannato, dallo stipendio di bibliotecario presso l'Università di Bologna e dalle occasionali pubblicazioni.
Per avanzi si intendeva e si intende, tutto quello che rimaneva di non utilizzato non solo alla fine di un pranzo, ma anche dopo la preparazione di un piatto. Adoperare gli avanzi, oltre che ad ovvie ragione di economia, rispondeva anche a necessità gastronomiche, dato che ciò che se ne ricavava aveva la bontà e l’originalità di un piatto nuovo. Gli avanzi erano molto vari: pasta, riso, carne, pesce, verdure, uova, e il loro riutilizzo fece nascere: polpette, ragù, risotti, frittate, insalate, supplì, frittelle, ecc.
Ebbene si, è il mio primo libro di cucina, comperato a 12 anni, che ancora oggi ho nella mia libreria. Questo libro per me è stato importantissimo, sia perchè era il primo e sia perchè ha contribuito a farmi innamorare dei fornelli, e sembra che fosse stato importante anche per l'epoca! Ed io lo scopro solo ora ! e dunque dico, "era tutto scritto !" e voi direte, "questo è tutto scemo !"ma non fa niente.
Se non è poesia questa !!!
P.s E senza considerare la coincideza del nome, ma anche del cognome ! Ma questo ve lo spiegherò prossimamemte
Polpo affogato alle susine
Ingredienti (per 4 persone)
1 polpo verace da 1 kg, 300 g di susine non troppo mature, 1 cucchiaio di prezzemolo tritato, 2 spicchi di aglio tritati, succo di limone, olio extravergine di oliva, sale e pepe.
Preparazione:
Pulite e lavate accuratamente il polpo sotto l’acqua corrente. Lessatelo in abbondante acqua salata per circa 1 ora. Quando la sua carne risulterà tenera, scolatelo e tagliatelo a tocchetti. Scottate le susine per 3-4 minuti, privatele del nocciolo e riducetele a fettine piuttosto sottili. Preparate un condimento amalgamando al succo di limone, l’olio, un pizzico di sale e pepe; profumate con il trito di prezzemolo e d’aglio. Sistemate il polpo al centro di un piatto da portata, attorno disponetevi le susine ed irrorate il tutto con il condimento preparato.
giovedì 30 agosto 2012
Consiglio dai birrifici
Pollo in crosta
Ingredienti
8 cosce di pollo da 100 grammi - 2 scalogni tagliati a pezzetti - 50 grammi di burro - 2 spicchi di aglio tritati finemente - 12 asparagi verdi - 12 pomodori ciliegini tagliati in due - 8 grammi di timo in foglie + 4 rametti per guarnire - 12 olive nere denocciolate - 20 centilitri di CHIMAY BLU - 40 grammi di pancetta
Preparazione
Saltare le cosce a fuoco vivo nel burro. Dorare su ogni lato e adagiare in un vassoio da forno.
Lavare e tagliare gli asparagi in pezzetti uguali.
Far cuocere, nel burro di cottura del pollo, la pancetta, gli scalogni, l'aglio, le olive, gli asparagi, i pomodori e le foglie di timo.
Aggiungere le cosce e bagnare con CHIMAY BLU
Cuocere per un'ora al forno preriscaldato a 160° C.
Guarnire le cosce di pollo con le verdure e una piccola quantità di salsa.
Servire con patate saltate in padella.
mercoledì 29 agosto 2012
martedì 28 agosto 2012
Tartellette con uova strapazzate e robiola ( Facile e buona )
Ingredienti per 6 persone: pasta sfoglia surgelata g 500 - 8 uova - una robiola stagionata - erba cipollina - latte - burro - sale - pepe
Preparazione:
Con la pasta sfoglia scongelata, stesa a mm 3 di spessore, rivestite 12 stampini per tartellette e infornateli a 200° per 12', coperti da un foglio di carta da forno e pressata a sua volta da una placca per impedire alla pasta delle tartellette di gonfiarsi troppo. Nel frattempo strapazzate e cuocete le uova a bagnomaria, con una noce di burro, sale e pepe. Distribuitele subito nelle tartellette, guarnitele con pezzettini di robiola e servitele su un velo di salsina, ottenuta sciogliendo a fuoco basso il resto della robiola con un goccio di latte, un trito di erba cipollina.
Pollo al cocco
Ingredienti per 4 persone:
400 g di sovracosce di pollo, la polpa di ½ noce di cocco, 2 cipolle, 4 spicchi d'aglio, 4 cucchiai di olio extravergine d'oliva, 2 peperoncini verdi dolci, 1 cucchiaio di zenzero tritato, 1 cucchiaio di zucchero, 1 limone, sale e pepe q.b.
Procedimento:
Spremete il limone e mettete da parte il succo.
Lavare e pulire il pollo, quindi metterlo a scolare.
Pulire i peperoncini verdi, quindi tagliarli a fettine.
Tagliare a fettine sottili la polpa di cocco.
Pulire l'aglio e tritarlo.
Pulire la cipolla e affettarla sottilmente.
Fare appassire l'aglio e la cipolla in una padella capiente con l'olio a fuoco moderato senza farli colorire troppo.
Aggiungere il pollo, aumentare la fiama e farlo rosolare per qualche minuto da tutte le parti.
Abbassare la fiamma, aggiungere i peroncini verdi e lasciarli insaporire, mescolando.
Aggiungere le fettine di cocco, salare e pepare a gusto, incorporare lo zucchero e lo zenzero, mescolando per amalgamare bene il tutto.
Versare il succo di limone, un bicchiere scarso di acqua calda e lasciare cuocere per circa un'altra mezz'ora, mescolando di tanto in tanto.
A cottura ultimata, adagiare il pollo sul piatto, condire con la salsa di cottura e servire.
venerdì 24 agosto 2012
Ieri sera sono andato da Eataly
Ieri sera sono andato per la prima volta da Eataly e l'unica cosa che mi è venuta in mente, a parte la struttura che rispetto a com'era prima è bellissima, (ricordiamo che prima c'era l'Air terminal, che fu inaugurato per i mondiali del 1990, ha funzionato due mesi e poi è rimasto abbandonato per 20 anni, comunque di post su Eataly ne leggerete tanti e diversi e bla bla bla......) è questa:
Come dicevano i corsari, il gusto è una questione personale.
Non è solo vista, olfatto e papille: quello è per le guide.
Il gusto è cuore, storia, terra e tradizioni.
Il gusto è quello della nonna, delle favole e della stufa accesa.
Il gusto è un sogno, un ricordo di un tempo passato.
Il gusto è famiglia, amicizia e fratellanza.
Il gusto è speranza.
Il gusto è quello della sora Lella. Si! La sorella di Aldo Fabrizi.
Educazione al gusto?
No grazie: libertà al gusto!
mercoledì 22 agosto 2012
Il gelato con la miscela eutettica.
Già gli antichi romani mescolavano la neve fresca con il vino cotto o succhi di agrumi per preparare gustosi sorbetti ma è solo nel sedicesimo secolo, con la scoperta delle miscele eutettiche, che è iniziata l’era moderna del gelato.
Ma cosa sono queste miscele eutettiche e perché sono così importanti?
Quando mescoliamo sale da cucina e ghiaccio avviene una reazione chimica familiare a tutti: il ghiaccio si scoglie. Quello che molti non sanno però, è che per sciogliere il ghiaccio, cioè renderlo liquido, il sale deve assorbire energia; questo significa che il liquido che ne deriva è più freddo del ghiaccio. Nel caso del sale da cucina le temperature possono arrivare a -21.3°C ed è grazie a queste scoperta che fu inventato il gelato.
Ora provate a seguire la ricetta per riprodurre questo piccolo esperimento chimico/culinario a casa:
Procedimento per fare il gelato " Fiordilatte-panna "
In un sacchetto di plastica mescolate:
- 200 grammi di ghiaccio
- 70 grammi di sale da cucina
lasciate che il sale inizi a sciogliere il ghiaccio
in un vasetto di vetro da 100ml versate:
- 30 ml di latte intero
- 80 ml di panna
- un cucchiaino di zucchero
mescolate finché lo zucchero non si è sciolto
Chiudete il vasetto di vetro, facendo attenzione a inserire un foglio di carta forno tra il tappo e il vetro (questo eviterà che l'acqua salata contamini il gelato).
Mettete il vasetto di vetro dentro il sacchetto di plastica e lasciatelo per circa sei o sette minuti, mescolando ogni tanto.
Alla fine di questo esperimento, togliete il vasetto dal sacchetto, rimuovete il tappo e gustatevi un buonissimo mini gelato fatto con l'antica tecnica delle miscele eutettiche.
Ps. Ricetta copiata ad una mia amica di F.B . Grazie Carla
lunedì 20 agosto 2012
Acciughine al profumo d'agro di more ( Stasera si va di aceto )
Ingredienti :
1 kg di piccole acciughe, Aceto di more, Aglio, Prezzemolo, per decorare qualche mora e trito di arachidi tostate, Sale, Olio extravergine d'oliva.
Preparazione :
Pulire i pesci. Tagliarne la testa e togliere la spina dorsale. Aprirle dividerle in due con un coltello affilato.Salare, disporle su di un piatto e cospargerle con aglio e il prezzemolo tritati finemente. Irrorare il tutto con l'aceto e lasciale macerare per un giorno. Decorate con un trito di arachidi tostate e delle more e servire con un filo d'olio.
Risotto alle mele (o pere) ( Stasera si va di aceto 2 )
Ingredienti:
olio extravergine d'oliva, una noce di burro, 500 gr. di riso per risotto, 2 mele rosse a polpa croccante o pere, mezza cipolla bionda, brodo s.q, mezzo bicchiere di aceto di mirtilli (o lamponi), parmigiano e sale
Preparazione:
Mondare la frutta, tagliare la cipolla a cubetti e soffriggere in un tegame con un pò d'olio e burro, aggiungere la frutta tagliata a dadini, fare appassire per qualche minuto il tutto. Aggiungere il riso e il mezzo bicchiere d'aceto, lasciare evaporare e solo successivamente cominciare ad aggiungere gradualmente un brodo di carne, salare e servire accompagnato da parmigiano.
mercoledì 15 agosto 2012
Buon ferragosto a tutti
Menù semi semplice per il pranzo di ferragosto, ormai passato
POMODORI RIPIENI ALLA CALABRESE
Ingredienti:
8 pomodori ramati maturi 100 g di pane raffermo tagliato a fettine sottili
2 spicchi d'aglio 40 g di capperi sotto sale 30 g di uvetta sultanina 20 g di mandorle spellate 1 ciuffo di basilico 1 pizzico di origano olio extravergine di oliva sale e pepe
Procedimento:
1 Pulisci i pomodori. Sciacqua e asciuga i pomodori. Incidili con un coltellino affilato e stacca le calotte superiori. Eimina l'acqua e i semi dalle basi e salali all'interno, poi disponili capovolti su una gratella e lasciali riposare per 1 ora. Intanto, sciacqua i capperi sotto acqua fredda corrente e mettili a bagno per 20 minuti.
2 Prepara il ripieno. Metti a bagno l'uvetta in una ciotola con acqua tiepida e lasciala riposare per 30-40 minuti. Strofina le fette di pane con gli spicchi d'aglio e tagliale a dadini. Scalda una padella antiaderente ampia, aggiungi i dadini di pane e falli saltare, mescolando per qualche minuto, finchè saranno dorati.
3 Farcisci e servi. Versa in una ciotola i crostini con i capperi, sciacquati e strizzati, le mandorle e il basilico tritati insieme, l'uvetta sgocciolata, l'origano, sale e pepe e mescola bene. Suddividi il composto preparato nei pomodori, sgocciolati, poi ricopri ciascuno con la sua calottina. Disponili in una teglia da forno leggermente unta di olio, oppure foderata con un foglio di carta da forno; quindi cuocili in forno già caldo a 180°C per circa 30-35 minuti. Lasciali intiepidire e servili.
LASAGNE DI VERDURE ESTIVE
Ingredienti:
250 g di pasta fresca all'uovo per la lasagna 60 g di parmigiano reggiano grattugiato
Per il ragù vegetale:
2 carote 1 costa di sedano 1 porro 2 zucchine 2 melanzane 2 pomodori 300 g di champignon 1 spicchio d'aglio 2-3 rametti di timo 2 mazzetti di fiori di zucca sale e pepe
Per la besciamella:
50 g di farina 1/2 l di latte scremato noce moscata sale e pepe
Procedimento:
1 Prepara il ragù vegetale. Spunta e taglia a pezzettini la carota e le zucchine, oppure grattugiale; affetta finemente il porro e la costa di sedano; sciacqua rapidamente gli champignon, poi riducili a fettine sottili; spunta e taglia a dadini le melanzane. Scalda una padella antiaderente e cuoci le diverse verdure, una varietà alla volta: salale, coprile e rosolale per 4-5 minuti a fiamma bassa, poi versale in una ciotola ampia. Prosegui, fino a esaurire gli ingredienti. Intanto, tuffa i pomodori in una pentola con abbondante acqua in ebollizione per qualche istante, spellali, dividili a metà, elimina i semi e taglia la polpa a dadini. Uniscili nella ciotola con le verdure, con le foglioline di timo e lo spicchio d'aglio, spellato e tritato.
2 Fai la besciamella. Tosta la farina in una casseruola a fiamma media per qualche istante, mescolando. Versa il latte freddo, tutto in una volta e cuoci per circa 10 minuti mescolando con la frusta, finchè la salsa si addenserà. Regola di sale e pepe e aggiungi 1 pizzico di noce moscata grattugiata.
3 Cuoci le lasagne. Distribuisci un velo di besciamella sul fondo di una pirofila, foderata con un foglio di carta da forno bagnato e strizzato, fai uno strato di lasagne, aggiungi uno strato di ragù vegetale, spolverizza di parmigiano reggiano grattugiato, poi ripeti gli strati, fino a esaurire gli ingredienti e terminando con il formaggio. Copri con alluminio e cuoci in forno già caldo a 180°C per 30 minuti. Elimina il foglio di alluminio, alza il calore a 220°C e cuoci per altri 10 minuti.
POMODORI RIPIENI ALLA CALABRESE
Ingredienti:
8 pomodori ramati maturi 100 g di pane raffermo tagliato a fettine sottili
2 spicchi d'aglio 40 g di capperi sotto sale 30 g di uvetta sultanina 20 g di mandorle spellate 1 ciuffo di basilico 1 pizzico di origano olio extravergine di oliva sale e pepe
Procedimento:
1 Pulisci i pomodori. Sciacqua e asciuga i pomodori. Incidili con un coltellino affilato e stacca le calotte superiori. Eimina l'acqua e i semi dalle basi e salali all'interno, poi disponili capovolti su una gratella e lasciali riposare per 1 ora. Intanto, sciacqua i capperi sotto acqua fredda corrente e mettili a bagno per 20 minuti.
2 Prepara il ripieno. Metti a bagno l'uvetta in una ciotola con acqua tiepida e lasciala riposare per 30-40 minuti. Strofina le fette di pane con gli spicchi d'aglio e tagliale a dadini. Scalda una padella antiaderente ampia, aggiungi i dadini di pane e falli saltare, mescolando per qualche minuto, finchè saranno dorati.
3 Farcisci e servi. Versa in una ciotola i crostini con i capperi, sciacquati e strizzati, le mandorle e il basilico tritati insieme, l'uvetta sgocciolata, l'origano, sale e pepe e mescola bene. Suddividi il composto preparato nei pomodori, sgocciolati, poi ricopri ciascuno con la sua calottina. Disponili in una teglia da forno leggermente unta di olio, oppure foderata con un foglio di carta da forno; quindi cuocili in forno già caldo a 180°C per circa 30-35 minuti. Lasciali intiepidire e servili.
LASAGNE DI VERDURE ESTIVE
Ingredienti:
250 g di pasta fresca all'uovo per la lasagna 60 g di parmigiano reggiano grattugiato
Per il ragù vegetale:
2 carote 1 costa di sedano 1 porro 2 zucchine 2 melanzane 2 pomodori 300 g di champignon 1 spicchio d'aglio 2-3 rametti di timo 2 mazzetti di fiori di zucca sale e pepe
Per la besciamella:
50 g di farina 1/2 l di latte scremato noce moscata sale e pepe
Procedimento:
1 Prepara il ragù vegetale. Spunta e taglia a pezzettini la carota e le zucchine, oppure grattugiale; affetta finemente il porro e la costa di sedano; sciacqua rapidamente gli champignon, poi riducili a fettine sottili; spunta e taglia a dadini le melanzane. Scalda una padella antiaderente e cuoci le diverse verdure, una varietà alla volta: salale, coprile e rosolale per 4-5 minuti a fiamma bassa, poi versale in una ciotola ampia. Prosegui, fino a esaurire gli ingredienti. Intanto, tuffa i pomodori in una pentola con abbondante acqua in ebollizione per qualche istante, spellali, dividili a metà, elimina i semi e taglia la polpa a dadini. Uniscili nella ciotola con le verdure, con le foglioline di timo e lo spicchio d'aglio, spellato e tritato.
2 Fai la besciamella. Tosta la farina in una casseruola a fiamma media per qualche istante, mescolando. Versa il latte freddo, tutto in una volta e cuoci per circa 10 minuti mescolando con la frusta, finchè la salsa si addenserà. Regola di sale e pepe e aggiungi 1 pizzico di noce moscata grattugiata.
3 Cuoci le lasagne. Distribuisci un velo di besciamella sul fondo di una pirofila, foderata con un foglio di carta da forno bagnato e strizzato, fai uno strato di lasagne, aggiungi uno strato di ragù vegetale, spolverizza di parmigiano reggiano grattugiato, poi ripeti gli strati, fino a esaurire gli ingredienti e terminando con il formaggio. Copri con alluminio e cuoci in forno già caldo a 180°C per 30 minuti. Elimina il foglio di alluminio, alza il calore a 220°C e cuoci per altri 10 minuti.
ARROSTO DI MAIALE ALLE PESCHE
Ingredienti:
1 kg di filetto di maiale 3 pesche gialle Vino bianco Alloro Salvia
Pepe bianco Olio extravergine d’oliva Sale
Procedimento:
Mettete il filetto di maiale in un tegame,ungetelo bene e fatelo rosolare uniformemente girandolo ogni tanto.
Lavate le pesche, sbucciatele e tagliatele a spicchi.
Unite le pesche all’arrosto, condite con le spezie, aggiungete il vino bianco ed aggiustate di sale.
Coprite il tegame, abbassate la fiamma e cuocete per circa un’ora, controllando ogni tanto per evitare che l’arrosto si bruci.
Togliete la carne dal tegame e con un frullatore ad immersione frullate il sugo di cottura.
Affettate l’arrosto e servitelo accompagnato dalla salsa alle pesche.
CARPACCIO REALE DI FRUTTA ESOTICA AL MIELE
Ingredienti:
1 ananas (circa 1 kg) 2 mango 2 papaie 1 banana 2 kiwi 5 lime non trattati 2-3 cucchiai di miele meglio se di agrumi
Preparazione:
1 Pulisci la frutta. Lava i mango, tagliali con il coltello perpendicolare al frutto e privali del nocciolo. Sbuccia le 2 met‡ e taglia la polpa a fette sottili; irrorale con il succo di 1/2 lime. Taglia le papaie a metà, elimina i semini, sbucciale e affettale. Spella i kiwi e affettali sottilmente. Sbuccia la banana, affettala e irrorala con il succo del 1/2 lime rimasto. Metti l'ananas sul tagliere e privalo di base e ciuffo. Elimina scorza e occhiature e taglialo a fette rotonde.
2 Componi il piatto. Tagliuzza le fette di ananas tutt'intorno, ritagliando piccoli triangoli e creando così una forma di fiore con petali. Disponi nei piatti individuali le fette di ananas e posa su ognuna 2 fettine di mango, unite a formare un disco. Ripeti con 2 fettine di papaia, appoggiaci sopra una fettina di kiwi e infine 1-2 di banana, creando delle torrette. Appoggia sul lato esterno di ciascuna torretta una fetta di lime, in senso verticale.
3 Completa e servi. Taglia a metà e spremi i 2 lime rimasti; poi filtra il succo direttamente nel barattolo o bottiglietta a chiusura ermetica. Aggiungi il miele, chiudi con il coperchio e agita il tutto con decisione, in modo che il miele si sciolga bene nel succo. Versa la salsina preparata sulle torrette di frutta e servi subito. Per un effetto molto festoso, puoi sostituire la fettina di lime con una di carambola, con la tipica forma a stella.
CARPACCIO REALE DI FRUTTA ESOTICA AL MIELE
Ingredienti:
1 ananas (circa 1 kg) 2 mango 2 papaie 1 banana 2 kiwi 5 lime non trattati 2-3 cucchiai di miele meglio se di agrumi
Preparazione:
1 Pulisci la frutta. Lava i mango, tagliali con il coltello perpendicolare al frutto e privali del nocciolo. Sbuccia le 2 met‡ e taglia la polpa a fette sottili; irrorale con il succo di 1/2 lime. Taglia le papaie a metà, elimina i semini, sbucciale e affettale. Spella i kiwi e affettali sottilmente. Sbuccia la banana, affettala e irrorala con il succo del 1/2 lime rimasto. Metti l'ananas sul tagliere e privalo di base e ciuffo. Elimina scorza e occhiature e taglialo a fette rotonde.
2 Componi il piatto. Tagliuzza le fette di ananas tutt'intorno, ritagliando piccoli triangoli e creando così una forma di fiore con petali. Disponi nei piatti individuali le fette di ananas e posa su ognuna 2 fettine di mango, unite a formare un disco. Ripeti con 2 fettine di papaia, appoggiaci sopra una fettina di kiwi e infine 1-2 di banana, creando delle torrette. Appoggia sul lato esterno di ciascuna torretta una fetta di lime, in senso verticale.
3 Completa e servi. Taglia a metà e spremi i 2 lime rimasti; poi filtra il succo direttamente nel barattolo o bottiglietta a chiusura ermetica. Aggiungi il miele, chiudi con il coperchio e agita il tutto con decisione, in modo che il miele si sciolga bene nel succo. Versa la salsina preparata sulle torrette di frutta e servi subito. Per un effetto molto festoso, puoi sostituire la fettina di lime con una di carambola, con la tipica forma a stella.
martedì 14 agosto 2012
Insalata di pescatrice con arance, pinoli e frutti di bosco
BRUTTINA MA BUONINA
Ingredienti :
850 gr. di rana pescatrice (coda di rospo)
un po' di brodo di pesce con l'aggiunta di pochi grammi di amido o farina per addensare,
insalata riccia,
300 gr. di fragole
60 gr. di lamponi
90 gr. di ciliegie
75 gr. di ribes
3 arance
3 cucchiai di olio di oliva
50 gr. di zenzero fresco
Per la salsa:
succo di arancia
3 cucchiai di aceto di lamponi
sale e pepe
Preparazione:
Disporre la pescatrice in una casseruola con il brodo di pesce fino a coprirla. Portare a bollore e far cuocere a fuoco lentissimo per 10 minuti. Togliere dal fuoco e sgocciolare. Lavare i lamponi, le ciliegie ed il ribes. Lavare e sgocciola l'insalata. Pelare lo zenzero, tagliarlo a fettine finissime e fallo dorare nell'olio di oliva. Tostare i pinoli. Preparare la salsa con gli ingredienti sopra elencati. Disporre l'insalata e il pesce sui piatti, decorare con i frutti di bosco, le fettine di arancia e quelle di zenzero, innaffiare con la salsa cospargere con i pinoli tostati e servire.
Ingredienti :
850 gr. di rana pescatrice (coda di rospo)
un po' di brodo di pesce con l'aggiunta di pochi grammi di amido o farina per addensare,
insalata riccia,
300 gr. di fragole
60 gr. di lamponi
90 gr. di ciliegie
75 gr. di ribes
3 arance
3 cucchiai di olio di oliva
50 gr. di zenzero fresco
Per la salsa:
succo di arancia
3 cucchiai di aceto di lamponi
sale e pepe
Preparazione:
Disporre la pescatrice in una casseruola con il brodo di pesce fino a coprirla. Portare a bollore e far cuocere a fuoco lentissimo per 10 minuti. Togliere dal fuoco e sgocciolare. Lavare i lamponi, le ciliegie ed il ribes. Lavare e sgocciola l'insalata. Pelare lo zenzero, tagliarlo a fettine finissime e fallo dorare nell'olio di oliva. Tostare i pinoli. Preparare la salsa con gli ingredienti sopra elencati. Disporre l'insalata e il pesce sui piatti, decorare con i frutti di bosco, le fettine di arancia e quelle di zenzero, innaffiare con la salsa cospargere con i pinoli tostati e servire.
giovedì 9 agosto 2012
Ecccoooolooooooooo!!!
Finalmente sono terminati i lavori in casa, ed ho ripreso possesso del pc, dunque
ricomincio a postare qualcosina, e quello che posto è per me una notizia bomba.
Gianfranco Vissani approda nella mia città natale. http://www.dissapore.com/piccola-notizia/zona-vissani-il-bar-secondo-gianfranco-vissani/
Qui a seguire una ricettina del maestro.
Il cioccolato ha un cuore. Di carciofo
Una mousse di gianduia con purea verde e l'aggiunta di pepe di Sichuan.
Ingredienti per 2 persone
300 g cioccolato gianduia, 80 g zucchero, 60 g purè di carciofi, 350 g panna, 80 g cioccolato bianco, 50 g lamponi, pepe di Sichuan a piacere, scaglie di cioccolato e menta fresca per decorare
Preparazione
Oggi le spezie hanno un uso limitato in cucina, ma una parte importante della nostra storia (non solo gastronomica) è legata alle spezie. Dopo tutto, proprio per trovare una fonte diretta di approvvigionamento di spezie, Colombo scoprì l’America cercando la via delle Indie. Le cosiddette spezie da camera, cioè zenzero, chiodi di garofano, coriandolo, venivano servite insieme ad anice, mandorle e scorzette candite agli invitati nelle mense più ricche come raffinato dessert. E ispirandoci a questa usanza inseriamo il gusto del pepe di Sichuan, che non ha nulla a che vedere con il pepe ma è un gradevole aroma cinese, per preparare una mousse di cioccolato e carciofi. Fate sciogliere a bagnomaria il cioccolato gianduia poi incorporate la purea di carciofi. Fate fondere lo zucchero a fuoco dolce con un po’ d’acqua e portatelo a 120°, versatelo a filo sugli albumi, mentre li lavorate con la frusta finché non sono completamente montati. A questo punto riponete il composto in una boule d’acciaio e lasciate raffreddare Intanto, montate 250 grammi di panna, incorporatela alla crema di gianduia e carciofi, insaporite con un po’ di pepe di Sichuan, distribuite negli stampi individuali e mettete in frigo. Per preparare la salsa fate fondere a bagnomaria il cioccolato bianco con 100 grammi di panna, aggiungete la purea di lamponi, mescolate fino a ottenere un composto omogeneo e lasciate raffreddare. Adagiate la mousse sul piatto, disponete accanto la salsa e un pochino di purea di lamponi e decorate con scaglie di cioccolato bianco, qualche fogliolina di menta e qualche grano di pepe di Sichuan.
ricomincio a postare qualcosina, e quello che posto è per me una notizia bomba.
Gianfranco Vissani approda nella mia città natale. http://www.dissapore.com/piccola-notizia/zona-vissani-il-bar-secondo-gianfranco-vissani/
Qui a seguire una ricettina del maestro.
Il cioccolato ha un cuore. Di carciofo
Una mousse di gianduia con purea verde e l'aggiunta di pepe di Sichuan.
Ingredienti per 2 persone
300 g cioccolato gianduia, 80 g zucchero, 60 g purè di carciofi, 350 g panna, 80 g cioccolato bianco, 50 g lamponi, pepe di Sichuan a piacere, scaglie di cioccolato e menta fresca per decorare
Preparazione
Oggi le spezie hanno un uso limitato in cucina, ma una parte importante della nostra storia (non solo gastronomica) è legata alle spezie. Dopo tutto, proprio per trovare una fonte diretta di approvvigionamento di spezie, Colombo scoprì l’America cercando la via delle Indie. Le cosiddette spezie da camera, cioè zenzero, chiodi di garofano, coriandolo, venivano servite insieme ad anice, mandorle e scorzette candite agli invitati nelle mense più ricche come raffinato dessert. E ispirandoci a questa usanza inseriamo il gusto del pepe di Sichuan, che non ha nulla a che vedere con il pepe ma è un gradevole aroma cinese, per preparare una mousse di cioccolato e carciofi. Fate sciogliere a bagnomaria il cioccolato gianduia poi incorporate la purea di carciofi. Fate fondere lo zucchero a fuoco dolce con un po’ d’acqua e portatelo a 120°, versatelo a filo sugli albumi, mentre li lavorate con la frusta finché non sono completamente montati. A questo punto riponete il composto in una boule d’acciaio e lasciate raffreddare Intanto, montate 250 grammi di panna, incorporatela alla crema di gianduia e carciofi, insaporite con un po’ di pepe di Sichuan, distribuite negli stampi individuali e mettete in frigo. Per preparare la salsa fate fondere a bagnomaria il cioccolato bianco con 100 grammi di panna, aggiungete la purea di lamponi, mescolate fino a ottenere un composto omogeneo e lasciate raffreddare. Adagiate la mousse sul piatto, disponete accanto la salsa e un pochino di purea di lamponi e decorate con scaglie di cioccolato bianco, qualche fogliolina di menta e qualche grano di pepe di Sichuan.
domenica 8 luglio 2012
sabato 23 giugno 2012
Ma quanto mi piacciono le pesche!!!
La pesca è il frutto ideale per l’estate: è fresca, dissetante e ipocalorica, il che la rende perfetta per chi vuole mantenersi in linea. La pesca è il frutto dell’albero del pesco, il Prunus persica, originario della Cina, dove viene considerato simbolo di immortalità.
La pesca contiene molta acqua, oligoelementi, in particolare potassio e ferro, vitamina C, provitamina A e fibre; la sua polpa succosa non è solo buona: disseta e aiuta a sopportare meglio il caldo e, inoltre, contribuisce a reintegrare i sali minerali persi con il sudore.
La pesca è perfetta come spuntino di metà mattina, in quanto fornisce zuccheri senza appesantire, inoltre è facilmente digeribile e quindi adatta anche per chi ha problemi di assimilazione; attenzione, però: è consigliabile mangiarla lontano dai pasti in quanto “mescolata” a latticini e carboidrati potrebbe provocare fermentazioni intestinali fastidiose.La pesca non possiede solo queste proprietà, è anche un ottimo antiossidante, è leggermente lassativa e diuretica e possiede anche un’azione vermifuga; è in grado di reintegrare i sali minerali, di stimolare i succhi gastrici e di regolare la pressione arteriosa grazie al suo contenuto di potassio e manganese. Inoltre, contenendo il fluoro, è ottima per rafforzare denti e ossa, oltre a proteggere la pelle e gli occhi grazie alla presenza di beta carotene.
Considerando che siamo nel periodo delle prime tintarelle, c’è da sottolineare che la pesca è un ottimo stimolatore di melanina, e che quindi favorisce l’abbronzatura e aiuta la pelle a rimanere elastica e giovane; non a caso la pesca viene molto usata dall’azienda cosmetica per produrre creme e maschere di bellezza.
Oltre a mangiare le pesche lontano dai pasti è bene sapere che non bisogna mai bere troppa acqua dopo aver mangiato questi frutti in quanto rischiereste un’indigestione: l’acido cianidrico contenuto nella pesca, seppur in proporzione molto piccola, è incompatibile con l’acqua; inoltre ricordate di stare attenti ai semi racchiusi all’interno del nocciolo, in quanto sono velenosi e non vanno mai mangiati.
Due ricettine facili facili con questo frutto delicius
Insalata di pollo, cetrioli e pesche
Ingredienti (4 Porzioni):
1 cetriolo
3 pesche
2 petti di pollo
½ cipolla rossa
2 manciate di rucola
1 indivia rossa
Sale, pepe
1 cucchiaio d'olio d'oliva
Salsa:
2 cucchiai di aceto balsamico
5 cucchiai di olio di arachidi
sale e pepe
Preparazione:
Preparare il condimento, mescolando tutti gli ingredienti.
Tagliare i petti di pollo a cubetti. Mettere una padella sul fuoco con un filo d'olio d'oliva e cuocere il pollo per 10 minuti, mescolando ogni tanto. Regolare di sale e pepe e lasciar raffreddare su un piatto.
Pelare la cipolla e tritala fine.
Lavare e asciugare il cetriolo, poi tagliarlo a lamelle sottili.
Sgocciolare le pesche e tagliare ogni metà in sei spicchi.
Lavare e asciugare la rucola.
Tritare l'indivia.
Versare tutti gli ingredienti in una terrina, aggiungere il pollo e condire.
Mescolare e servire.
Quiche di pesche al rosmarino
Ingredienti (4 Porzioni):
250 gr di pasta brisée già pronta
6 pesche noci belle sode
350 gr di formaggio chévre
30 gr di nocciole
2 rametti di rosmarino
30 gr di burro
pepe nero q.b.
Preparazione:
Lavate le pesche, asciugatele e tagliatele a spicchi. Affettate il formaggio e foderate con la pasta brisè uno stampo da crostata.
Sistemate sul fondo uno strato di chèvre, cospargetelo di aghi di rosmarino, aggiungete le nocciole tritate. Proseguite alternando strati di formaggio, rosmarino, pesche e nocciole.
Terminate con fiocchetti di burro e un giro di pepe nero. Trasferite la quiche in frigorifero per 30 minuti, prima di infornarla a 200° per 40 minuti.
mercoledì 20 giugno 2012
Tagliatelle al cacao con aglio, olio e caffè
INGREDIENTI (per 4 persone)
200 g di farina
2 uova
2 cucchiaini di cacao amaro
2 spicchi d'aglio
Peperoncino
Olio extra vergine d'oliva
Sale
Chicchi di caffè
PREPARAZIONE
Preparare le tagliatelle nel classico modo aggiungendoci solo i 2 cucchiaini di cacao.
In una padella versare l'olio EVO, l'aglio leggermente schiacciato ed il peperoncino a piacere a fare scaldare a fuoco moderato (a bassa temperatura gli aromi dell'aglio e del peperoncino si trasmettono all'olio senza il rischio di bruciare.
Versare le tagliatelle in una pentola con abbondante acqua salata e cuocerle.
Nel frattempo mettere i chicchi di caffè tra due foglio di carta forno o tra un asciughino e con il batticarne frantumarli bene.
Quando saranno cotte scolare le tagliatelle, versarle nella padella e condirle bene.
Mettere le tagliatelle nel piatto e spolverarci sopra il caffè sminuzzato.
mercoledì 13 giugno 2012
Per me, oltre ogni aspettativa
Non so se 3006 contatti, per un blog di 13 mesi di vita siano pochi o tanti, per me sò 'na cifra e dunque sono molto contento, dunque, che il piccoletto senza pretese vi sia piaciuto o no, un gigantesco GRRRRRRAAAAAAAZZZZIIIIEEEEEEEEE a tutti.
domenica 10 giugno 2012
Insalata di pescatrice alle arance e pinoli al profumo di frutti di bosco
Ingredienti : 850 gr. di rana pescatrice, un po' di fumetto di pesce o brodo di pesce addensato ( o con amido di mais o con farina ), insalata riccia, 300 gr. di fragole, 60 gr. di lamponi, 90 gr. di ciliegie, 75 gr. di ribes, 3 arance, 3 cucchiai di olio di oliva, 50 gr. di zenzero fresco.
Per la salsa: succo di arancia, 3 cucchiai di aceto di lamponi, sale e pepe.
Preparazione:
Disporre la pescatrice in una casseruola con il fumetto di pesce o con il brodo fatto in casa. Portare a bollore e fare cuocere a fuoco lentissimo per 10 minuti. Togliere dal fuoco e sgocciolare. Lavare i lamponi, le ciliegie ed il ribes. Lavare e sgocciola l'insalata. Pelare lo zenzero, tagliarlo a fettine finissime e fallo dorare nell'olio di oliva. Tostare i pinoli. Preparare la salsa con gli ingredienti. Disporre l'insalata e il pesce sui piatti, decorare con i frutti di bosco, le fettine di arancia e quelle di zenzero, innaffiare con la salsa e cospargere con i pinoli tostati. Servire.
Carpaccio insolito di bresaola
Ingredienti: Bresaola, Rucola e Valeriana, Aceto di lamponi, Olio extravergine d'oliva, Sale e Pepe, Scaglie di Parmigiano, qualche pera.
Preparazione:
Disporre la bresaola su di un piatto, a parte condire un'insalata di rucola e valeriana con dell'aceto di lamponi e olio extravergine di oliva sale e pepe, aggiungere delle scaglie di pera e parmigiano. Versare il tutto sulla bresaola (si può sostituire la bresaola con della carne di filetto affettata molto fine).
venerdì 8 giugno 2012
Hamburger mon amour
L'origine dell'hamburger non è chiara. La versione più accreditata lo fa risalire alla fine del 1800, quando gli emigranti europei raggiungevano l'America sulle linee navali dell'Hamburg Line. Nelle mense a loro destinate impararono a conoscere l'hamburger: delle strane polpette di carne congelata, cotte rapidamente alla griglia e distribuite tra due fette di pane.
Questo nuovo cibo fu ribattezzato hamburger e assunse una valenza molto positiva perché simboleggiava l'inizio di una nuova vita nel nuovo mondo. Gli emigranti continuarono a preparare e a consumare hamburger anche una volta giunti in USA, per le stesse ragioni di economicità e di praticità, essi infatti non potevano permettersi i tagli di carne pregiati, ma solo quelli di seconda scelta che necessitano di lunghe cotture oppure che possono essere tritati, confezionati a forma di hamburger e cotti velocemente alla piastra.
Notizie più dettagliate da wikipedia
La parola è frutto di un prestito linguistico fra tedesco e inglese. Infatti l'identificativo tedesco hamburger (che indicava qualcosa o qualcuno originario della famosa città anseatica), passò nell'inglese colloquiale con la definizione Hamburger steak ovvero bistecca di Amburgo[4].
Probabilmente polpette di carne bovina erano comuni nella città e nel porto di Amburgo verso l'inizio del XIX secolo. Questa ricetta fu portata nel Nordamerica da parte dei numerosi tedeschi immigrati negli Stati Uniti in quello stesso periodo, la gran parte dei quali partivano dal porto di Amburgo (già allora maggior porto commerciale della Germania) e si diffuse con il nome di "Hamburger Steak".
La prima apparizione della ricetta in un menu americano viene fatta risalire al 1836, anche se il primo uso documentato del termine "Hamburg steak" risale al 1884. L'uso come variante del termine "Hamburger", aggettivo tedesco che significa amburghese (della città di Amburgo), appare per la prima volta nel quotidiano di Washington, Walla Walla, nel 1889.
Nel 1902 si ha traccia di una descrizione della "Hamburg steak" simile alla moderna concezione dell'hamburger. L'etimologia della parola italiana "Svizzera", con il significato di polpetta di carne macinata e pressata, è probabilmente parallela a quella della parola inglese "Hamburger": anche in questo caso sta ad indicare la provenienza della ricetta dall'area germanica nord-europea.
Tre ricettine per tre tipi di hamburger
Hamburger ricetta Americana 1
Ingredienti
500 gr di carne di manzo tritata, 1 cipolla rossa, 2 cucchiai di senape, sale e pepe q.b.
Preparazione
Tritare la cipolla, unirla alla carne macinata, aggiungere la senape, un pizzico di sale e di pepe. Mescolare il tutto per bene. Dividere l'impasto in parti uguali e schiacciarli con le mani fino ad ottenere un hamburger alto circa due centimetri e con un diametro di circa dieci centimetri. Naturalmente sè avete l'apposito attrezzo per farli direttamente, potete evitare questo passaggio. Cuocere gli hamburger da entrambi i lati in base alla cottura preferita.
Poi vi occorre:
4 panini da Hamburger cosparsi di semi di sesamo, 4 cetriolini sott'aceto, 4 foglie di lattuga, 2 pomodori rossi, 1 cipolla rossa o bianca, formaggio Cheddar Cheese e salse a volontà....
Hamburger ricetta Americana 2
Preparazione
In una ciotola mettete a bagno 50 g di mollica di pancarrè in 100 g di latte. Prendete 500 g di polpa magra di manzo (di spalla, coppa o altro taglio di 2ª categoria), tagliatela a pezzi e macinatela con uno stampo di media grandezza; aggiungete 50 g di burro ammorbidito, la mollica di pancarrè ben strizzata e condite il tutto con sale e pepe. Amalgamate bene e macinate nuovamente la carne; formate quindi quattro palline regolari di uguale peso e schiacciatele con le mani leggermente unte, per dare loro la caratteristica forma di disco spesso 1 cm. Lasciate riposare gli hamburger in frigorifero per almeno 1 ora, quindi cuoceteli alla griglia o in una padella antiaderente.
Hamburger di ceci
Ingredienti per 8 HAMB
Aglio1 spicchio, Ceci500 gr, Pane pancarrè 2 fette, Sale q.b., Scalogno 1, Senape 2 cucchiani, Uova medie 2, Zenzero fresco grattugiato 1 cucchiaino.
Preparazione
Scolate bene i ceci già cotti, metteteli poi in un frullatore con l’aglio, lo scalogno tritato, la senape, le uova, lo zenzero, il pancarré a cubetti, il sale e il pepe. Azionate il frullatore fino ad ottenere una massa granulosa: a questo punto estraete metà del composto e ponetelo in una ciotola.
Frullate quindi l'altra metà fino a che diventi una crema liscia e omogenea. Mettete la crema ottenuta in una ciotola ed unitevi l’altra metà granulosa, amalgamando per bene i due composti. Con l’impasto ottenuto formate 8 hamburger che andrete a cuocere su di una bistecchiera ben calda, rigirandoli su entrambi i lati. Servite gli hamburger di ceci ben caldi accompagnandoli con lattuga, pomodori, maionese e ketchup e i classici panini da hamburger.
Hmbburger di tonno
Ingredienti
600 g di tonno, 3 cipollotti, 4 filetti di acciuga sott'olio, sale, pepe nero macinato fresco, 1 cucchiaio di olio extravergine d’oliva
PER L'INSALATA:
100 g di olive verdi snocciolate, una manciata di prezzemolo, 1 cipolla rossa piccola, 1 cucchiaio di succo di limone, poca lattuga.
Preparazione
Taglia a cubetti il tonno, a fettine sottili il cipollotto e trita le acciughe. Raccogli il tutto in una ciotola, mescola delicatamente e insaporisci con sale e pepe.
Crea 4 hamburger, coprili e mettili in frigorifero per circa 1 ora.
Scalda una padella o una bistecchiera a fuoco alto (oppure la piastra del barbecue) e versaci l’olio (oppure spennella gli hamburger con l’olio). Cuoci gli hamburger per 5 minuti da un lato, quindi girali e cuocili per 2 minuti dall’altro lato, finché saranno rosolati e ben cotti.
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