venerdì 21 ottobre 2011

Cibo e Libri

Il riposo della polpetta e altre storie intorno al cibo
Massimo Montanari
Laterza editore

Già il titolo è davvero accattivante, poi la sua copertina colorata con tutti quei begli attrezzi uno affianco all’altro è una vera tentazione per gli amanti della cucina. Ma la decisione immediata e compulsiva di acquistarlo si materializza girandolo e leggendo il retro di copertina che riporta una frase dell'autore profondamente vera:
"La cucina non è solo il luogo in cui si progettano sopravvivenza e piacere. La cucina è anche il luogo ideale per allenare la mente"
L'autore è un professore universitario di storia medioevale e cultura dell'alimentazione che in questo libro con uno stile fresco e scorrevole racconta storie antiche e moderne intorno al cibo. Scorrendo queste pagine si impara come quasi tutti gli alimenti che normalmente usiamo nelle nostre cucine hanno una storia da raccontarci, ma che spesso ignoriamo. Così per esempio si scopre che l'abbinamento prosciutto e melone, nasce nel medioevo a causa dei principi ippocratici e galenici in voga al tempo per cui i cibi freddi ed umidi come la frutta si credeva fossero pericolosi per la salute, e quindi andavano bilanciati da cibi caldi e secchi. Il melone umido e fresco per eccellenza ritenuto pericolosissimo per la salute (gli è stato imputato anche la morte di un Papa) veniva quindi accompagnato dal prosciutto, cibo caldo e non umido. Per lo stesso motivo nascono altri abbinamenti golosi e classici quali pere e formaggio o l'abitudine che spesso abbiamo a fine pasto di "affogare" le pesche in due dita di vino rosso.
Il libro è pieno di interessanti riflessioni su come il cibo abbia un piano non secondario nella storia dell'uomo e di come riflette, ed a volte anche influenza, la società (la carne cibo di aristocratici si suddivide, la minestra cibo democratico dei ceti poveri, si condivide).
Chiunque leggerà questo libro non si domanderà più preparando i tortellini ricotta e spinaci perchè si chiamano "di magro" e sicuramente avrà un occhio di riguardo in più nel preparare una macedonia di pesche.

Francesca Pazienza

Fonte
mangiare bene.com

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