sufficiente avventurarsi in ristoranti, bar e chioschi per rendersene conto.
Fondamentale è comprendere i vari significati dei termini, spesso e volentieri confusi.
Ad esempio, se parliamo di aperitivi o stuzzichini la parola d’ordine non potrà che essere tapas, con la quale si indicano una lunga serie di piccole preparazioni che possono prevedere o meno la presenza del pane. Queste elaborazioni vengono di solito consumate in piedi, al bancone o fuori dal locale.
Las TAPAS (si pronuncia così come si scrive!) è un piccolo stuzzichino, che dà un po’ di energia tra il pranzo e la cena. L’origine de las tapas è assolutamente misteriosa, ma ci sono fondamentalmente due leggende sulla sua origine.
La prima: Si racconta che l’origine proviene dalla visita di un re spagnolo in un bar di una città costiera. Il re chiese una coppa di vino, ma giusto al momento di servire il calice si alzò il vento, ed il cameriere collocò un piattino con una “tapa” di jamon sul bicchiere per evitare che vi entrasse la sabbia, ed il re apprezzò tanto il gesto da pretendere una tapas per ogni bevanda.
La seconda vuole, che las tapas nacquero a causa di una rara malattia del Re spagnolo Alfonso X el Sabio, che era obbligato a mangiare a tutte le ore ed a bere un po’ di vino. Quindi il Re impose che non si servisse vino senza cibo, cosa che si rivelò utilissima non solo per Alfonso X el Sabio ma per tutti, visto che in Spagna si beve tantissimo, e las tapas salvano dall’etilismo!
È opportuno sapere che las tapas hanno infinite ricette, e 3 principali caratteristiche: sono servite in quantità misurate, non si chiedono (in quanto naturalmente servite con la birra o il vino) e non si pagano!
Las tapas sono una vera istituzione spagnola, un’usanza davvero popolare…ma insomma, per concludere, cosa sono queste Tapas ? Molti credono che si tratti di un piatto o di un panino tipico spagnolo: errore! Las tapas sono piccole razioni di formaggio, salumi, pesce, tortillas o altri prodotti serviti in piccoli piatti, come se fosse una degustazione; riassumendo: tu paghi da bere e per ogni bicchiere ti danno una squisitezza da mangiare!
Altro discorso bisogna invece fare per il bocadillo, vero e proprio vanto della tradizione culinaria spagnola. Tradurlo semplicemente con il termine panino potrebbe apparire riduttivo, considerato l’interminabile sfilza di varianti che lo caratterizzano e l’originalità della preparazioni che lo contraddistinguono.
Un classico Bocadillo ha una lunghezza di circa 20 centimetri, e per forma e consistenza ricorda la baguette francese, differenziandosi tra frios (freddo) e caliente (caldo) a seconda della temperatura del contenuto del suo interno.
La sorpresa nell’assaggiare queste preparazioni, nasce dalla consapevolezza che gli spagnoli non si creano molti problemi nell’accostare ingredienti che, visti spesso come
inavvicinabili, in realtà si sposano alla perfezione.
Ecco le due ricettine di Tapas più "famose" a Madrid
Montaditos de queso de cabra con cebolla
Ingredienti per 6 persone:
12 rondelle di formaggio di capra, 12 rondelle di pane integrale, 6 cipolle grandi, 400 gr. di zucchero, 1 litro di vino bianco, 1 rametto di rosmarino, olio di oliva
Preparazione
Soffriggere la cipolla tagliata in rondelle sottili per 10 minuti. Aggiungere il vino, il rosmarino e lo zucchero, e far cuocere per circa 20 minuti. Quindi lasciar raffreddare. Una volta che questa marmellatina di cipolla è pronta non ci resta che posizionarne una cucchiaiata su ogni rondella di formaggio di capra, a sua volta messa sul pane. Riscaldare per pochissimi minuti nel forno e servire!
Pan con tomate
Il Pa amb tomàquet catalán, chiamato pan con tomate in castigliano, è una tapas semplice e deliziosa. L’idea è quella della bruschetta al pomodoro, però la realizzazione prevede delle chicche che ne trasformano il sapore.
Ingredienti
Pane, olio, sale, aglio, pomodori maturi
Preparazione
La preparazione è semplicissima. Si tagliano delle fette di pane e si tostano al forno o su una padella bollente. Quindi si divide in due uno spicchio d’aglio e si strofina con forza sul pane abbrustolito, per impregnarlo bene.
Adesso è il momento del pomodoro: questo non si tagliuzza come si fa in Italia, ma si grattugia. Con cosa? Con la grattugia che in Italia usiamo per le carote o per il formaggio!
Quindi mischiamo la polpa del pomodoro con olio e sale, e con un cucchiaio la mettiamo sulle fette di pane.
Puoi dare un tocco di golosità al Pa amb tomàquet con una fetta di jamon serrano, o da una fettina di camaiot, un salume grasso, o con formaggio e olive amare.
sempre interessanti le tue preparazione e descrizioni!
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